Introduzione
Capoluogo della regione Sicilia, è una città stupenda situata all'esatto centro del Mediterraneo.
Le origini di questa città sono molto antiche e a testimoniarlo è il ritrovamento di alcune incisioni rupestri che probabilmente risalgono all'età paleolitica.
Monumenti da non perdere
Notizie
World Position: 38°07',22" N 13° 22',66" E | Codice Postale: 90100 | Aeroporto civile: Falcone - Borsellino |
Aeroporto militare: Boccadifalco | Targa Automobilistica: PA | Prefisso Telefonico: (+39) 091 |
Temperatura di Gennaio: 12 / 14 ° C Temperatura di Luglio: 26 / 30 ° C Precipitazioni annue: 710 mm | ||
Altezza sul livello del mare (Piazza Castelnuovo): 14 mt | ||
I porti di Palermo: A nord: Acquasanta , Arenella, Addaura, Punta Celesi, Mondello, Fossa del Gallo, Sferracavallo, Isola delle Femmine, Terrasini, Balestrate. A sud:S. Erasmo, Bandita, Porticello, S.Nicola l'Arena, Termini Imerese, Cefalu' Presidiana, Cefalu' Porto Vecchio.Isola di Ustica: Cala Santa Maria |
La Patrona
15 Luglio 'U Festino (festa popolare)Festività patronale a Palermo.
4 Settembre Si celebra il nome della Santa.Pellegrinaggio alla grotta Santa
4 Settembre Si celebra il nome della Santa.Pellegrinaggio alla grotta Santa
E' la storia di una ricchissima, nobile fanciulla palermitana di origini normanne, Rosalia Sinibaldi, nata nel 1130 e, ancor giovane, morta nel 1166 nella grotta ove oggi si erge il santuario e ove, probabilmente, furono trovati i suoi resti.Rosalia si era ritirata sul monte, presumibilmente da monaca, per condurre una vita da eremita, rinunciando alla ricchezza ed agli agi della nobiltà normanna. Da allora nessuno mai seppe la fine di questa nobile fanciulla. Dopo secoli, nel 1624, mentre a Palermo infieriva la peste che decimava il popolo, lo spirito di Rosalia appari in sogno prima ad una malata di peste, poi ad un cacciatore.A quest'ultimo Rosalia indicò la strada per ritrovare i suoi resti ossei, e chiese di portarli in processione per la città.
Così fu fatto:ove passavano i resti della Santa i malati guarivano e si univano alla processione, liberando totalmente la città in pochi giorni dall'orribile morbo !
Da allora la processione si ripete ogni anno (ad oggi siamo all'edizione 375=1999-1624) con il fine di proseguire nei secoli il rituale di liberazione dai mali che affliggono l'umanità.
IL FESTINO, come viene detta la festa, è infatti un appuntamento fisso per i palermitani come per tutti i cristiani è il Natale: la festa patronale della città cade il 15 di Luglio ma inizia ben due giorni prima.
L'apice della manifestazione è la processione del 15 Luglio, con l'uscita di un favoloso carro trainato da Buoi o altri animali (nel seicento addirittura erano Elefanti) che portano in trionfo la statua della Santa ed i suoi resti lungo lo storico percorso che va dalla Cattedrale di Palermo al Foro Italico percorrendo il Corso Vittorio Emanuele già detto Cassaro all'epoca in cui avvenne la liberazione dalla peste.
In testa alla processione è l'Arcivescovo di Palermo che insieme al Sindaco della città aprono il corteo. Centinaia di migliaia sono i partecipanti che riempiono totalmente ogni centimetro di spazio delle strade interessate al corteo.
Ogni anno viene proposto un nuovo tema alla processione che prevede anche manifestazioni e spettacoli allegorici all'aperto che si svolgono tutt'intorno il carro: uno spettacolo in cui trasuda tutto il folklore e la cultura palermitana, sicuramente da non perdere per chi transita per Palermo in quei giorni !
La Costa
Tutta la costa Palermitana da nord- ovest a sud- est offre delle emozioni uniche per la diversità geologiche per la Storia che per i nuclei sociali che la abitano.
la costa e costituita alla base da grandi massi calcareI a partenza di monte GALLO E MONTE PELLEGRINO .Dalle falde di monte gallo si puo' visitare la riserva naturalistica di Capo Gallo fornito di un piccolo porticciolo eclusivamente turistico costituito da un molo a tre bracci interamente banchinato, il fondo marino e' roccioso-sabbiosa l' antico dammuso della Torre Amari , la costa frastagliata della Marinella le grotte dell'Olio e del Faro, sono solo alcuni dei luoghi che fanno di questa riserva uno scrigno naturalistico unico nel suo genere tanto da renderlo affascinante sopra e sotto il mare.Proseguendo troviamo lo svilupparsi di borgate marinare vedi Mondello, Sferracavallo, Vergine Maria , Arenella e Acquasanta.Fra questi quello piu' attivo itticamente e Sferracavallo, il quale offre anch'esso dei fondali rocciosi che sabbiosi ospitando una grande varietà di pesci tipici del Tirreno.Continuando troviamo la Baia del Corallo la quale permette facili escursionidei suoi fondali mariniIl golfo di Mondello e per eccellenza la spiaggia dei Palermitani, sempre nell'insenatura di Mondello si trova il porticciolo anchesso prettamente turistico , di punta Celesi,costituito da un piccolo molo banchinato i fondali sono sabbiosi . Da Punta Priola in poi segue l'Addaura il cui mini porticciolo e ' costituito da un molo e da una banchina di riva il fondale e' sabbioso con fondali che raggiungono dai 2 ai 3 m di profondità.Proseguendo su questo fianco si arriva a monte Pellegrino Riserva naturale ove si trovano le borgate di Vergine Maria e Arenella , consolidatesi attorno le tonnare Bordonaro e alla tonnara Florioa attorno il 600.Il porticciolo dell'Addaura presenta un fondo marino prevalentemente sabbioso e' fornito di officine e di un bacino carenaggio dove si eseguono lavori di riparazione di piccole imbarcazioni o la custodia di esse.Ultima borgata del Pellegrino e' l'Acquasanta e la sua Marina di Villa Igiea protetta da due moli proseguendo arriviamo al porto turistico di Palermo con fondale marino anch'esso sabbioso con una profondità variabile da 2 a 12 mt. Il polo commerciale del cantiere navale del porto della città e della cala costituisce un limite lungo la costa palermitana al di sotto della quale la costa sud - orientale ,oltre a cambiare paesaggio , aspetta grandi risanamenti ambientali. Si tratta della costa del golfo di Palermo costituita da una sequenza di borgate cadute in degrado: Acqua dei Corsari, Bandita, Sperone e Sant'Erasmo le quali avevano una loro attività ittica esaurita la loro potenzialità dal dopoguerra con essa la balneabilità di queste ultime, per la quale presso Romagnolo erano rinomati i bagni della salute, un tratto questo della costa che garantiva salubrità per la particolarità delle acque.
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