Storia
Palermo, l'antica Ziz dei Fenici, che la fondarono attorno all'VIII sec. a.C. , centro di tradizionali tesori d'arte, famosa per la sua splendida posizione e per le note bellezze, sorge sull'azzurro mare ai piedi del monte Pellegrino. Chiamata poi Panormus, cioè tutto porto, per la particolare insenatura che conserva un approdo più agevole, fu sempre per la sua strategica posizione, meta agognata da vari popoli. Passò attraverso varie dominazioni che si susseguirono in Sicilia, dai Greci ai Romani, agli Arabi, ai Normanni, sotto il cui potere la città, eletta capitale del regno, divenne punto d'incontro artistico e commerciale d'Europa .
Grande artefice dello splendore di Palermo fu lo svevo Federico II, il quale, poeta egli stesso, fondò presso la Corte la scuola poetica siciliana. dopo l'infausto periodo angioino, finita con la rivolta dei Vespri, Palermo subì il dominio aragonese, spagnolo, borbonico. I monumenti di maggiore importanza sono la Cattedrale , il Palazzo dei Normanni, chiesa di San Giovanni degli Eremiti, palazzo Abatellis, chiesa Martorana, il museo diocesano, la chiesa di Casa Professa, Parco della Favorita, chiesa di San Giovanni dei lebbrosi, la chiesa di Santo Spirito, il museo Archeologico nazionale, Teatro Massimo, Palazzina Cinese, l'orto botanico .
Magnifiche escursioni da effettuare nella provincia di Palermo sono a Monreale, Mondello, Monte Pellegrino, Cefalù e Gibilmanna. Mondello fu l'espressione vacanziera della borghesia ottocentesca,un luogo nato dalla bonifica di un palude, iniziata nel 1865 e conclusa nel 1910, presso un antico borgo marino. Le manifestazioni tradizionali celebrate a Palermo sono di grande richiamo turistico , tra le più importanti possiamo annoverare la Festa di Santa Rosalia, la Targa Florio, Concorso Ippico Internazionale, Stagioni di prosa, concertistiche e sinfoniche .
La gastronomia palermitana è di notevole importanza , da ricordare sono : la pasta con le sarde, sfincione e arancine, involtini siciliani, caponata di melanzane, cassata siciliana, cannoli di ricotta, pupi di zucchero, frutta martorana, sardi a beccaficu. L'artigianato è fiorente , famosa è la lavorazione delle ceramiche a Palermo e a Santo Stefano di Camastro, i carretti siciliani ed infine riproduzione in miniatura di antichi paladini francesi. La città vive prevalentemente con i suoi prodotti agricoli quali: limoni, arance, fichi d'india, uva ( nel trapanese) , carciofi ( a Cerda) , olive, formaggi ( caciocavallo,primosale e ricotta).